La traccia© Copyright I.C.P. e Antonio D’Arienzo
tratto dall'Abstract de "La traccia: dal sopralluogo al verdetto" è stato pubblicato nel mese di maggio 2002 (ISBN 88-87975-06-X)
La
criminalistica non è una scienza a sé stante, bensì è l’applicazione di
procedure scientifiche e di tecniche, talune semplici come la fotografia e altre
abbastanza evolute come quelle nucleari, tutte volte ad identificare l’autore
di un reato, ad accertare le cause, l’epoca, i mezzi di un evento criminoso e
talvolta anche a prevenirlo. Elemento cardine della criminalistica è la
“traccia”, quell’informatore silenzioso e incorruttibile senza il quale
nessuna indagine può avere alcuna speranza di successo.
La
traccia, nella genericità del termine e negli infiniti aspetti che può
assumere, è muta, ma diventa eloquente quando l’investigatore, con la propria
esperienza, riesce a trarre da essa quelle informazioni preziose che possono
inchiodare il reo alle proprie responsabilità; a volte una traccia che a prima
vista appare insignificante, poi può rivelarsi risolutiva per le indagini.
Con
il termine “traccia” ci si riferisce comunemente a qualsiasi segno lasciato
da un corpo materiale, che costituisce la prova del suo passaggio, e per
estensione può essere intesa come ogni vestigio che dimostri il compimento di
un evento. Le “tracce” non sempre sono materiali: è il caso di quelle
vocali. Le tracce, se possibile, vanno prelevate e custodite, ma in numerosi
casi è sufficiente fotografarle. La fotografia è ancora un mezzo
insostituibile per “portare” la traccia nel dibattimento, perché non sempre
è sufficiente relazionare un fatto o descrivere un luogo.
Le figure qui riprodotte sono un campione delle infinite tracce che quotidianamente sono sottoposte ad esame dagli investigatori.
F1. Vari tipi di tracce ematiche: A) colatura (si dirigono parallele verso il basso per effetto della forza di gravità); B) trascinamento (si osservano strie); C) schizzi (hanno uguale provenienza e alcune tracce sono puntiformi); D) gocciolatura (si determinano rimbalzi attorno alle gocce più consistenti); E) falsi spruzzi (eccessiva quantità di sostanza e direzioni diverse delle singole tracce); F) imbrattamento (macchie disordinate, non uguali, non circolari); G) impronte di mani; H) particolare di "G".
F2. Esempi di impronte lasciate dall'espulsore (sx) e dell'estrattore (dx) su bossoli di cartucce (reperto e sperimentale) esplose con una pistola Beretta cal. 9 mm Parabellum modello 92 FS.
F3. Sequenze di una rapina: le immagini così acquisite vengono trasmesse all'autorità giudiziaria che poi procede all'identificazione del soggetto ritratto.
F4. Un elenco telefonico calpestato da un intruso, rinvenuto sul pavimento di un ufficio. Sulla copertina si osserva l'impronta lasciata dalla suola di gomma di una scarpa sinistra. Seguono le fotografie delle due scarpe sinistre dello stesso modello appartenenti a due possibili sospetti e le relative impronte. Solo una di esse presenta un elemento caratteristico che individua non il tipo o il modello, bensì l'esemplare della scarpa.
F5. I caratteri particolari delle impronte dermiche (delle quali si occupa la dattiloscopia) vengono rappresentati dal tipo e dalla posizione dei contrassegni caratteristici, i cosiddetti punti di identità, che comprendono: 1) interruzioni, 2) estremi (inizi o termini di linee), 3) interlinee (rilievi con soluzioni di continuità, fra due linee parallele), 4) uncini (in estremi di linee), 5) incroci (fra due linee), 6) biforcazioni, 7) tratti (piccoli frammenti di linee fra altre linee parallele), 8) punti (come il precedente, con la differenza che si tratta di un punto e non di un segmento), 9) deviazioni; 10) isolotti (tratti o punti contenuti in figure chiuse), 11) occhielli o occhi (figure chiuse, vuote) e 12) intrecci (linee che si intersecano, formando serie di occhielli).
F6. La contraffazione di un assegno svelata dalla fotografia con la tecnica dell'infrarosso: L'importo in cifre dell'assegno, che in origine era di "500.000", è stato trasformato in "1.500.000" aggiungendo una cifra "1". Con la tecnica dell'infrarosso, si constata la diversità di inchiostro del tracciato della cifra "1" rispetto alle restanti cifre sul medesimo assegno.
F7. Sopra, parole tratte da un documento; sotto, altre parole tratte da un altro dattiloscritto; infine, confronto fra le lettere "o" relative ai due documenti. L'introflessione del lato sinistro della "o" è una chiara dimostrazione dell'unica provenienza dei due dattiloscritti esaminati.
F8. A sinistra il particolare di una pistola semiautomatica recante la matricola asportata con punta di trapano; al centro, particolare ingrandito della precedente contraffazione (essendo stato asportato in profondità lo strato di metallo su cui venne apposta la matricola, la stessa non è stata identificata); a destra, particolare delle fasi finali di rigenerazione di una matricola abrasa con una lima (prima dell'operazione di ripristino, sull'arma si osservava soltanto il solco prodotto dalla lima).
"La traccia" è di Antonio D'Arienzo
Trace
Criminalistics isn’t a stand-alone Science, but the application of many Scientifical and Technical procedures, some as simple as Photography, others as advanced as Nuclear, all directed to identify the author of a crime, to investigate its reasons, times and instruments, sometimes even preventing it. Pivotal element of criminalistics is the trace, that silent and incorruptible informer without it no investigation can anyway succeed.
Trace, in the vagueness of the word, and in its countless aspects, is silent, but can deliver information when the investigator, by his expericence, can extract the precious informations that can pack up a guilty. Sometimes a trace apparently insignificant, can be unvaluable for the investigation.
With the word trace, we commonly refer to every sign left by a physical body, being the proof of its passage, and by extension every sign that is a proof of the happening of an event. Trace isn’t necessarly physical: the voice isn’t. Trace, when possible, must be recovered and set in safe custody, but in many cases a photographic record is enough. Photography is still an unvaluable method to bring a trace to the Court, because a written report is often non sufficient to describe an event or a site.
Figures here reproduced are an example of the countless traces that can have interest in a Court, during a trial.
F1. Various types of hematic traces.
A) trickling (directed downwards, following gravity); B) drag (streaks are seen); C) squirting (same origin, some traces are dots); D) dripping (bigger drops splash around); E) false squirting (too much substance, single traces with different orientation); F) blotting (dots randomized, in shape and dimension); G) hand impressions; H) detail of G.
F2. Samples of the imprints on the ejector (left) and on the extractor (right) on a spent cartridge case (evidence and sample), exploded with a cal. 9 Parabellum Beretta 92 FS.
F3. Sequence of a robbery. Images adquired can be sent to the prosecutor, who can proceed to identify the subject.
F4. A phone list trampled by an intruder, recovered in a office floor. On the cover is evident a footwear impression. Following, the images of the shoes, and the impressions, owned by two possible suspects. Only one presents a feature that identifies not the model, but the single shoe.
F5. Details of fingerprints, represented by the type and the position of classifiable characteristics, the so called points of identity, including: 1) divides, 2) endings, 3) indipendent lines, 4) hooks (on line endings), 5) crosses (between two lines), 6) bifurcations, 7) tracts (fragments of lines between two parallel lines), 8) points (as before, but an effective point, not a segment); 9) detours, 10) islands (points in closed figures), 11) lakes (closed lines, without points or lines inside), 12) interlacings.
F6. Check forgery, revealed by infrared photography. The original sum, 500.000, was transformed in 1.500.000, adding a 1. The infrared photography can differentiate the inks between original writing and added writing.
F7. Words from two typewrittwen documents; matching of the letters o in the two documents (questioned and sample). The left side introflexion of the letter, same in both documents, is the proof of the same origin of the two typescripts.
F8. On the left a detail from an automatic pistol, with the serial number deeply drilled; on the center, enlarged detail of the same (being deeply carved, serial number isn’t recoverable, anyway); on the right, detail of a phase of the regeneration of a filed serial number (before the regeneration process, on the firearm only the file grooves are seen).
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